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Laka Zeza è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, in cui studiamo i cetacei e gli organismi marini dell'Area Protetta "Canale di Corinto", nonché l'ecologia ed etologia di vertebrati ed invertebrati della Penisola di Perachora

IMPRONTA ECOLOGICA

Strumento di misurazione d’impatto di attività antropiche (comprese quelle urbanistiche) di una città o di un paese, sugli ecosistemi locali, regionali e mondiali.

L’impronta ecologica è un indicatore che mostra la sostenibilità dei consumi di una comunità e il loro impatto sulla disponibilità di territorio naturale.

L’impronta ecologica ci dice “quanta natura” utilizziamo per sostenere il nostro stile di vita e si basa sull'idea che le risorse che utilizziamo e rifiuti che produciamo si possano convertire in aree biologicamente produttive.

Il calcolo dell’impronta ecologica può essere fatto a diverse scale e darci un’idea di quanta natura utilizza l’intera umanità, la nostra nazione, la nostra città, ogni singolo individuo. Dividendo tutta la terra ed il mare ecologicamente produttivo sulla terra per il numero di persone che la abita risulta che ogni uomo ha a disposizione un paio di ettari. L’impronta ecologica complessiva dell’umanità già eccede questo valore. L’umanità consuma in un anno più di ciò che la natura può rigenerare nello stesso periodo e così sta consumando il capitale naturale globale. Da qui la necessità di ridurre significativamente l’impatto umano sulla Terra permettendo alle generazioni future, così come altre specie viventi, di vivere in modo sostenibile.

L’impronta ecologica non si distribuisce uniformemente tra tutte le popolazioni. Virtualmente uno statunitense occupa uno spazio quattro volte maggiore di quello a sua disposizione, un italiano uno spazio circa doppio di quello che un’equa ripartizione delle risorse consentirebbe. L’impronta ecologica diventa così una funzione del modello di consumo di una popolazione. Allo stesso modo mette in evidenza l’interdipendenza tra le distinte parti del Mondo, chiamando in causa le responsabilità che il nostro stile di vita ha nei confronti del sistema naturale complessivo, nonché di altre popolazioni anche geograficamente lontane.

L’impronta ecologica è un indicatore efficace per definire l’impatto sulla natura, anche in modo da evidenziare possibili azioni per una sua riduzione.

Queste azioni possono essere di tipo tecnologico e sociale, riguardando la ricerca di una maggior eco efficienza dei cicli di produzione e consumo e una maggior eco sufficienza degli stili di vita e di consumo.

Per ridurre la nostra impronta ecologica occorre in primo luogo un miglior uso delle risorse, soprattutto se non rinnovabili, in secondo luogo una riflessione sulla tipologia dei nostri consumi, sulla rapidità di uso delle merci, sulla necessità di stili di vita (come l’alimentazione) più legati al territorio locale.

 

COME RIDUCIAMO LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA

A Laka Zeza riduciamo al massimo la nostra impronta ecologica, attraverso un'oculata gestione dei rifiuti e delle risorse e con la produzione di energia da fonti energetiche alternative.

GESTIONE RIFIUTI

I rifiuti organici vengono utilizzati per il compostaggio e la concimazione dell'orto e degli alberi da frutta.
Stiamo mettendo a punto un sistema di compostaggio che produca biogas per la cucina.

Conteniamo all'origine altre tipologie di rifiuti, comprando il più possibile al dettaglio, senza l'utilizzo di packaging. La stessa famosa acqua minerale di Loutraki viene acquistata e trasportata in loco in cisterne/damigiene/bottiglioni. Agli ospiti vengono, poi, fornite borracce in alluminio per il proprio approvvigionamento personale. Ciò che rimane dei rifiuti viene, infine, differenziato.

Gli scarichi delle acque nere sono trattati con enzimi e, per facilitarne l'assorbimento, si richiede agli ospiti di non gettare carta igienica nei water. Le acque grigie vengono in parte utilizzate per l'irrigazione. L'utilizzo di saponi biologici viene raccomandato a tutti gli ospiti.

GESTIONE DELLE RISORSE

Al fine di rendersi indipendenti dall'amministrazione comunale o dall'approvvigionamento da parte di terzi, si sta mettendo a punto un sistema temporizzato di raccolta di acqua dolce ad uso igienico dal pozzo presente sulla proprietà e/o di una sua eventuale successiva desalinizzazione.

Per ridurre le emissioni di CO2 legate al trasporto di derrate alimentari, gran parte dei prodotti utilizzati viene direttamente coltivata in loco o acquistata nei diretti paraggi. 

PRODUZIONE DI ENERGIA E ABBATTIMENTO DEI CONSUMI

La struttura non è mai stata allacciata alla rete di distribuzione della corrente elettrica, al fine di mantenerla indipendente e di renderla autonoma, ma senza emissioni di CO2, sono stati installati un impianto fotovoltaico nella casa principale ed uno nelle strutture adibite alla ricezione degli ospiti. In queste ultime la corrente erogata è continua a 12V, al fine di garantire il massimo della sicurezza per i bambini. Si suggerisce agli ospiti di portare un carichino adatto (12V) per le devices elettroniche.

Per ridurre i consumi di energia elettrica l'illuminazione è a basso consumo e lavatrice e lavastoviglie utilizzano acqua calda diversamente riscaldata. La scelta di impiegare elettrodomestici nella gestione della struttura è dettata anche da una riduzione dei consumi di acqua che si ottiene con il loro utilizzo e dalla necessità di sanificare stoviglie e biancheria.

RISCALDAMENTO

L'acqua sanitaria è riscaldata con il solare termico, sia nella casa principale che nelle stutture ricettive.

Nei mesi invernali la struttura è riscaldata con un termocamino e una stufa alimentati con la legna del sottobosco, che assicura un rendimento del 73%. Nei mesi più freddi il riscaldamento può essere integrato da una caldaia a modulazione ad alto rendimento, alimentabile con diverse tipologie di combustibile.

Nostro obbiettivo è portare Laka Zeza ad essere una struttura ad emissioni zero.



 
 

 

 


 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Email:  info@lakazeza.com  -   Tel: 0030.6956231006